Lo scompenso cardiaco (SC) è una sindrome cronica, ad alta prevalenza (0,3-2% della popolazione adulta) con un significativo impatto clinico e sociale a causa dell’elevata morbilità e mortalità. 

I pazienti con SC cronico possono presentare riacutizzazioni della malattia tali da rendere frequente il ricovero ospedaliero (“re-ricovero”), il peggioramento del quadro clinico è spesso connesso a fattori precipitanti potenzialmente prevedibili e prevenibili. Le evidenze scientifiche dimostrano che l’attivazione di percorsi clinico-assistenziali continui e integrati per la gestione dei malati cronici apporta significativi benefici al loro stato di salute, riducendo le riacutizzazioni e le ospedalizzazioni.

La Telemedicina, con il monitoraggio da remoto di questi pazienti cronici, permette di identificare precocemente alterazioni dello stato del paziente e di applicare interventi tempestivi efficaci nel prevenire l’ospedalizzazione.  

Il monitoraggio remoto è una realtà efficiente in quei pazienti portatori di dispositivi impiantabili (PM, ICD, loop recorder) ma gli sviluppi tecnologici più recenti prevedono l’utilizzo combinato di tecnologie wireless e smartphone per la raccolta e la trasmissione dei segnali permettendo l’estensione del monitoraggio a distanza ad un maggior numero di pazienti. 

L’utilizzo di queste tecnologie può identificare i pazienti a maggior rischio di aritmie letali e riconoscere importanti comorbilità che possono peggiorare i sintomi del malato (fibrillazione atriale, blocchi atrio-ventricolari, ipertensione arteriosa non controllata apnee nel sonno). 

Poter attuare un follow up cosi intensivo può inoltre migliorare la compliance farmacologica dei pazienti, necessaria per mantenere il compenso ottimale.

Nonostante lo sviluppo crescente di diversi modelli di questi dispositivi, ancora non sono noti i vantaggi di una terapia “device guided” sulla mortalità e sulle ospedalizzazioni dei malati.

I NOSTRI PROGETTI

Progetto 1 

Popolazione: pazienti con scompenso cardiaco cronico afferenti ad un ambulatorio dedicato.

Scopo: valutare il tasso di ospedalizzazione in pazienti monitorati a distanza.

Metodo: utilizzo di dispositivi di monitoraggio domiciliare di frequenza cardiaca/pressione arteriosa, saturazione d’ossigeno, traccia ECG e ottimizzazione della terapia per lo scompenso sulla base delle informazioni ricevute dal dispositivo.

Progetto 2. 

Popolazione: pazienti con scompenso cardiaco cronico afferenti ad un ambulatorio dedicato.

Scopo: valutare l’incidenza della sindrome delle apnee notturne misconosciuta. 

Metodo: utilizzo di dispositivo specifico di monitoraggio domiciliare.

Progetto 3 

Popolazione: pazienti con scompenso cardiaco cronico post ischemico (dopo infarto) afferenti ad un ambulatorio dedicato.

Scopo: valutare il rischio di aritmie maggiori in pazienti senza indicazione all’ICD secondo le attuali linee guida.

Metodo: utilizzo di dispositivo di monitoraggio domiciliare di frequenza cardiaca e  traccia ECG  in pazienti con storia di cardiopatia ischemica per valutare il rischio aritmico.

DI COSA ABBIAMO BISOGNO

Nell’ambito dell’attività ambulatoriale dedicata alla gestione del malato con scompenso cardiaco è necessario poter implementare un adeguato servizio di telemedicina con la ricezione delle informazioni ricevute dai dispositivi e la possibilità di eseguire valutazioni e aggiustamenti terapeutici telefonici. E’ inoltre necessario poter identificare adeguati dispositivi che risultino di semplice utilizzo e confortevoli per il paziente.

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